giovedì 25 ottobre 2012

LE GINESTRE

Trascrivo una storiella che per me è stata ispiratrice, al punto poi di andare, tempo dopo averla letta, proprio nella località dove era ambientata per vedere se per davvero c'erano le ginestre: sono proprio quelle fotografate e messe come sfondo nella pagina di facebook dedicata al blog. C'è tanta poesia, concreta e carica di simbolismi, spero possa offrire spunti come li ha offerti a me.
.                                  ...seminare, crederci, sperare...

"C'era una volta Giuseppe di Cantalupo Ligure, che è un paese sui monti in Piemonte anche se si chiama Ligure. Il signor Giuseppe andava su per i monti con il suo apetto e appena vedeva una bella collina o un bel dirupo tutto arido si fermava e, senza scendere dall'apetto, prendeva la cerbottana e ne ste valli ci sputava i semi di ginestra, poi tornava a casa dalla su sorella. Ripassava dopo un po' e se non era piovuto ci sparava l'acqua co' una bottiglia grande, quelle da du litri di plastica, sempre senza scendere dal suo apetto. E così, primavera dopo primavera, tutte le valli, le colline e i dirupi di Cantalupo Ligure si son riempite di ginestre gialle e profumate, fiori gialli ovunque, un gregge di ginestre, e Giuseppe ha creato un bellissimo giardino senza mai scendere dal suo apetto, no, non era pigro, era paralizzato alle gambe, Giuseppe.
Fiori gialli ovunque <1>".



A volte i nostri intenti possono trovarsi di fronte a grandi difficoltà apparentemente insormontabili, tuttavia le risorse che possediamo possono sorprenderci, trasformando quelli che sono i vincoli in risorse......seminare, crederci, sperare...

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<1> di Elena Guerrini, in "Orti insorti", Stampa Alternativa Nuovi Equilibri, Viterbo 2009, p.27.

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