mercoledì 24 ottobre 2012

LA RICERCA SU INTERNET. PRIMA PARTE

Per diventare efficaci ricercatori di lavoro occorre conoscere i siti di ricerca ma, come avrai notato, ce ne sono di tutti i tipi e spesso ci si perde. Per prima cosa, allora, occorre capire quali sono veramente interessanti per te, per evitare di perdere del tempo -dato che alcuni sono validi solamente per determinati ambiti-, c'è poi da chiedersi, in seconda battuta, cosa ti puoi aspettare da essi.
Sovente, le persone, dopo un po' che guardano le inserzioni su internet, si demoralizzano. Innumerevoli volte mi è stato detto: “le inserzioni sono tutte uguali”, “non c'è niente”, “prendono in giro”. Non è così, non sempre. A noi deve interessare quanto c'è di buono in questa modalità di ricerca e non impantanarci sul resto.

Un’immagine per farti capire come approcciare al web è facendo riferimento al temporale.
Cosa centra? Sul temporale non possiamo agire: quando piove piove. Se dovessimo uscire per forza, dovremmo prendere degli accorgimenti per non bagnarci. Come con il temporale, che non possiamo far smettere a piacimento, non possiamo far cessare di essere inondati da inserzioni ripetute e ripetitive, cioè non possiamo farci inviare solo quello che ci va perché, inevitabilmente, arriveranno diverse inserzioni: spesso poco centrate sui nostri bisogni. Tenendo la barra dritta allora, ricordandoci che i siti di ricerca sono importantissimi per trovare lavoro, dobbiamo insistere perché è proprio lì che molte aziende ricercano il personale ogni giorno: dobbiamo solo attrezzarci con gli strumenti giusti. Con il temporale prendiamo l'ombrello o l'impermeabile; sul web, con qualche semplice attenzione e calibrazione delle aspettative (e, nota bene, attenzione e calibrazione delle aspettative sono già due importanti strumenti che dobbiamo utilizzare) per non sperderci in illusorie opportunità che possono andare a tradursi in silenzi assordanti, da parte di chi ha fatto l'inserzione e che poi non ci contatta.

L'impreparazione su come avvengono le ricerche si traduce in false aspettative, facendo si che la delusione di non ottenere velocemente ciò che si è desiderato, porti a smettere l'utilizzo di questo importante strumento.
Partiamo allora da questo assunto: trovare annunci spesso ripetitivi o gente che non ci da ascolto è una cosa sulla quale non possiamo agire, dobbiamo tenere duro, creare alternative per raggiungere le informazioni delle quali necessitiamo; le parole d'ordine allora saranno:
-pazienza;
-ordine nel cercare;
-tempestività nel rispondere;
-calibrazione nelle ricerche (dobbiamo far si che le nostre ricerche siano il più in linea possibile con il nostro profilo).
Ecco alcuni suggerimenti.
1) Cerca in modo mirato, non aspettare che “piovano” inserzioni nella tua casella di posta elettronica. Entra direttamente nei siti sennò ti arriverà di tutto e dopo un po’ non farai più caso alle vere opportunità.

2) Fai due liste:
a) una delle parole chiave da utilizzare per cercare la professione/settore/luogo/ che interessa;
b) una seconda lista composta dai siti dove puoi trovare inserzioni interessanti...e usale tutti i giorni.
Potresti fare in questo modo…Quando sei nel sito di inserzioni aggiungi negli spazi -dove è possibile indicare delle preferenze come: il tipo di lavoro che stai cercando, il settore, il luogo ecc.- delle parole chiave, (per esempio: operaio, ingegnere, badante, idraulico, geometra ecc. -a seconda del tuo profilo-). Nello stesso spazio, inoltre, generalmente si può anche usare parole meno specifiche, in modo da allargare la ricerca (esempi: produzione, metalmeccanico, servizi, educativo, ecc.). Cioè, in sintesi, devi cercare parole che possono ricondurre al tuo settore di interesse o al tipo di lavoro nel quale hai intenzione di proporti, ma in modo più generico. Dove si può, poi, indica anche la zona (es. Lodi, Milano, Lombardia ecc.).
Ultima raccomandazione. Prima metti le parole una alla volta, esempio “operaio”. Successivamente accoppiandole, ad esempio “operaio/ Lodi”: in modo da riuscire a trovare tutte le possibili combinazione che potrebbero interessarti.

3) Chi fa annunci utilizza, contemporaneamente, più canali (internet, agenzia per il lavoro, giornali ecc.) ma non è poi detto che faccia il monitoraggio di tutti. Chiediamoci: “se l'insertore trova un profilo idoneo su di un sito, perché dovrebbe guardare le candidature che gli arrivano, per esempio via fax, perdendo così tempo?”. Tradotto. Non bisogna aspettarsi che l'insertore risponda ad ogni inserzione che inviamo, magari terrà buono il curriculum per un’altra volta, quindi conviene sempre inviare la candidatura a tutti i canali dove egli propone un'assunzione, in modo che di riffà o di raffa noti il tuo interesse per la proposta.

4) Per non perdere occasioni dobbiamo rispondere alle inserzioni e segnare che lo abbiamo fatto, ricordandoci di non lasciare nulla di intentato.

Aneddoto.
<<In passato mi capitato di fare la seguente scoperta. Quando cercavo lavoro, inizialmente, scrivevo la dicitura "orientatore" nello spazio del sito dove si potevano inserire le preferenze per la ricerca. Facendo in questo modo ero convinto di far saltare fuori tutte le opportunità che potevano interessarmi. Mi sbagliavo. Il risultato era di trovarne veramente poche. Dato che i risultati erano molto scarsi, iniziai a scrivere anche “ricollocatore”, visto che fortuitamente mi imbattei in ricerche che chiamavano così la figura professionale che volevo ricoprire (e che, notavo, era nei contenuti uguale nella mansione dell' “orientatore”: ne trovai altre -ma non tantissime-). Scoperto che esistevano diversi modi di dare il nome alla stessa cosa, allo stesso lavoro, e che internet non trovava in modo esauriente ciò che cercavo, iniziai a trovare sinonimi e parole vicine al mio possibile impiego. scrissi “tutor” -che in molti casi è la stessa cosa di “orientatore” e “ricollocatore”-, addetto all'outplacement, e così via. Facendo questo, tutti i giorni, trovai il modo di allargare il mio territorio di “caccia” rendendolo più efficace>>.


Un accorgimento ancora. Bisogna stare attenti al plurale delle parole, il pc non è intelligente, a volte se se si scrive “operaio” o “operai” escono cose diverse...questo accade anche se scriviamo, "segretaria"/"impiegata", "logistica"/"magazzino" e così via”.

Domandiamoci: “perché le aziende non sempre rispondono subito?”. Ecco quali potrebbero essere i due motivi principali:
1) potrebbero aver bisogno fra qualche settimana o mese, per questo possono aver iniziato a selezionare subito persone, per non essere poi colte di sorpresa quando avranno bisogno;
2) potrebbero aver iniziato a selezionare e, magari dopo un po', fermato la ricerca per cali di produzione, cambi organizzativi ecc.; quindi, non sei tu che non vai bene ma la selezione è stata solo “congelata”.


Non bisogna demoralizzarsi se non chiamano subito. A me capitò -e non è uno scherzo- di ricevere un'email di risposta ad una candidatura inviata circa 8anni anni prima. Il titolare mi scrisse chiedendomi: “cosa ha fatto in questi ultimi sette anni? Potremmo conoscerci?”.
Ergo...BISOGNA SEMINARE!!! SEMPRE!!!! PRIMA O POI RACCOGLIEREMO I FRUTTI!!!<1>...

Mi fermo qui.
Naturalmente questo argomento non può esaurirsi così. Ci sono alcune cose che occorre approfondire. Nel prossimo post parlerò di alcuni siti in particolare (ho un bel elenco da postare!!!) e cercherò di darvi qualche dritta per fare una ricerca efficace tramite internet.
A presto!

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<1>Seminare...pazienza...raccogliere..ginestre....ci arriviamo...






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