lunedì 5 giugno 2017

LA VIRTU' DELLA GIUSTIZIA E LE SUE TRE POTENZIALITÀ (IO, ANNA E PANNELLA)

La virtù della giustizia, definita "la facoltà umana di elaborare regole che garantiscano lo sviluppo della convivenza nel quadro di una comune concezione del bene collettivo" (Stanchieri 2008), fa emergere un' insieme di poteri che lavorano per tenere assieme il bene personale con quello collettivo. Ancora prima, come un'insieme di istanze intrapersonali all'interno della regione uomo, che la abitano, e che cercano incessantemente una sintesi virtuosa tra l'individuale, il collettivo ed il sociale.
Nell'ottica del coaching umanistico la giustizia è incarnata da tre potenzialità: la cittadinanza, l'imparzialità e la leadership. Queste, sono i muscoli della personalità con i quali cerchiamo e lavoriamo per la giustizia, più le sentiamo nostre, maggiore è la tensione verso questa virtù che, se stretta nelle maglie della società in cui viviamo o in nostri paradigmi -modelli, visioni di mondo-, ristretti, fuori misura rispetto alla realtà oppure obsoleti, possono portare ad una vera e propria sofferenza.
Al di là delle ingiustizie sociali che purtroppo vediamo quotidianamente, qui mi riferisco particolarmente al funzionamento del mercato del lavoro, con la sua capacità di creare disuguaglianza sociale, avvertito come ingiusto, iniquo, inefficace per i bisogni e le necessità di oggi.
Mi sto addentrando in un ambito delicato, lo so, ma chiarisco sin da subito che non tratto e non tratteró l'argomento dal punto di vista politico (di tipo partitico) ma individuale: mi interessa affrontare il tema "uomo": come portatore di potenzialità che cercano e lavorano per una giustizia (individuale, collettiva) e che, questa, se repressa, non fa star bene in primis il singolo. 
Recentemente ho letto una biografia di Marco Pannella e, come persona attratta dalle potenzialità, ne ho visto degli spunti molto interessanti per le nostre riflessioni sulla giustizia e le potenzialità cardine associate: vedremo -quindi- la potenzialità della cittadinanza di quest' uomo, così importante con le sue lotte, rilenggendole in chiave umanistica e declinando tali pensieri al nostro mondo del lavoro. 
Detto questo.
Come riconoscere e allenare queste potenzialità, legate alla giustizia, nella ricerca di opportunità, nonostante certi contesti? Nonostante certi paradigmi? Nonostante certe ingiustizie?
Lo vedremo tra poco, vero Anna? ...ma chi è Anna?... ;-)

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