lunedì 6 giugno 2016

TIROCINIO EXTRACURRICULARE PER TUTTE LE STAGIONI (PRIMA PARTE)

E' da un po' che non scrivo sul blog, ma oggi sono ispirato. Scherzo, avevo preso a scrivere altrove, ma sono un romanticone: il primo blog non si scorda mai...quindi...torno a proporre qualche spunto (spero) utile a chi cerca lavoro.

Gli articoli precedenti sono stati inseriti, corretti, aggiornati e inseriti nei libri: "istruzioni per non trovare lavoro" e "Il tuo lavoro! Metodi per non trovarlo".

Partiamo.
Oggi si parla di tirocini. Li conosco e seguo, me ne occupo e - forse, non ci crederai- devo dire diverse cose positive di questo strumento, che se le si comprende potranno aiutarti ad afferrare l'utilità di quest'esperienza formativa (perché premetto questo? Perché se sei qui a leggere sui tirocini ne avrai già sentite in giro di ogni e, sicuramente, in alcuni casi dirne male; e magari sarai già partito col:"seee tirocini....". Proprio per questo voglio affrontare il tema, chi conosce previene e si destreggia e sarà compito dei soggetti coinvolti farne un'attività buona e utile a tutti.

Parto dalla mia esperienza diretta. La mia è maturata in Lombardia: quindi mi limiterò a questa realtà.

È importante subito chiarire gli aspetti e informare correttamente: altrimenti si creeranno comunicazioni distorte e parziali. Dunque, il tirocinio extra curricolare è regolamentato dal Dgr del 25 ottobre 2013, lì si specifica che per farlo occorrono: un progetto formativo e una convenzione, dove si precisa la cornice di riferimento normativo e la sua operatività. Per responsabilità ci sono degli enti preposti in supporto che devono vigilare sulla bontà o meno dell'esperienza. Sarà impegno delle parti (ente promotore, ente ospitante e tirocinante segnalare anomalie). Detto questo, penso che sia vero che un tirocinante si debba mettere in gioco e rimboccarsi le maniche, ma che è -allo stesso modo- una modalità dove prende competenze e non presta "solo le sue braccia" a fare manovalanza, questo -tra le altre cose- chiederà tempo anche al personale che lo forma, quindi costi (qualunque lavoro si tratti). Una persona che svolgerà un tirocinio però renderà il suo curriculum più spendibile: rendendosi più appetibile -perche formata sul campo-, creerà relazioni, farà parlare con le sue capacità quindi, alla fine del percorso, aumentato le chance di trovare un'occupazione stabile.
L'azienda avrà invece l'opportunità di forgiare nuove leve, attingere a idee, energie, entusiasmo, conoscenze, il tutto a costi contenuti.

Possiamo scrivere di ogni sui tirocini ma bisognerà stare attenti a fare disinformazione perché molti, specie i più giovani, potrebbero pensare che "tutta l'erba è infascio" e credere che in giro ci sia solo specchietti per le allodole.

La cosa più utile sara quindi parlarne, credo, per diffonderne la cultura positiva della cosa: più ci sarà conoscenza e consapevolezza, maggiori saranno le chance di far diventare il tirocinio uno strumento utilizzato con consapevolezza e responsabilità

Due cose ancora :

-prevedono un'indennità di partecipazione (che ha dei limiti sotto al quale non si può andare);

-non hanno un limite di età;

- esistono incentivi che offrono la possibilità di ammortizzare i costi alle aziende.

A breve andiamo avanti e approfondiamo il tema.
Ciao

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