domenica 24 marzo 2013

PERCHE' TUTTE QUESTE DOMANDE?


Credo nella domanda come motore di cambiamento! Non solo ad essa, ovviamente -mi interessano anche le risposte :-)...-ma quello che purtroppo spesso manca in una buona ricerca di lavoro (almeno così mi pare) è la disponibilità a porre/si questioni nuove. Nel senso che partiamo cercando ma non chiedendoci: cosa è "giusto" fare; come fare; cosa dire; come dirlo; perchè comunicare o perchè non comunicare una determinata cosa; cosa è cambiato, cosa non è cambiato...ecc.
  
Entriamo un po' più nel vivo della questione.
Andare alla ricerca di lavoro, con la disponibilità a mettersi in discussione su quello che crediamo di sapere del mercato del lavoro, spesso è determinante per il successo della nostra impresa perchè non è così scontato il passaggio da "cerco lavoro" a "mi propongo per lavorare". Sovente poi, putroppo, l'esperienza pregressa entra a gamba tesa nelle attività contingenti, costringendoci a replicare azioni che in passato ritenevamo buone (e forse lo erano) ma che potrebbero non esserlo più con quello che c'è ora.

Oggi, rispetto ai decenni precedenti, occorre cercare tramite nuovi canali di ricerca, per esempio. Oggi, rispetto al passato, si guarda molto di più alle motivazioni ("perchè si propone?", viene chiesto). Dobbiamo quindi chiedere-chiedere-chiedere (a noi stessi e, anche, ai nostri interlocutori: quando è possibile e ce lo concedono) perchè se non lo facciamo limitiamo la nostra attività.
Il mercato del lavoro e la ricerca si spostano di continuo su nuovi campi (tecnologie, competenze, idee) e per questo dobbiamo domandare sul cambiamento, senza dare per scontato.

Chiedere genuinamente– e non retoricamente - il senso delle cose è forse uno dei primi passi per aprirsi verso il mondo dell’altro, della ricerca, del cambiamento. Sostenere l’interrogativo aiuterà nella comprensione, contribuendo ad assumere nuovi scenari arricchiti di dettagli.

Vogliamo fare qualche esempio concreto?
- Spesso le persone che ricercano non si sono preventivamente chieste almeno una delle seguenti cose: cosa cercano; cosa sanno fare, cosa vorrebbero fare; come potrebbero entrare in relazione con l'azienda x; perchè dovrebbero essere assunte; perchè le aziende non rispondono alle inserzioni (attenzione alla tentazione di darsi delle risposte preconfezionate!); perchè le aziende cercano sempre e non prendono mai (o poco); perchè le aziende non cercano; come posso differenziarmi dagli altri?; in cosa dovrei, invece, uniformarmi...e tanto altro.

- Sovente si da per scontato che un ruolo/una masione è "in ogni luogo della Terra" uguale...ma ne siamo proprio sicuri?

Diceva Oscar Wilde: “chiunque può dare risposte; ma per fare domande ci vuole un genio". 
A presto!

4 commenti:

  1. Proprio così Davide! Comunicare non significa sempre "saper comunicare", anzi... com'è difficile saper comunicare! Il porsi sempre delle domande, in qualsiasi ambito ci si trovi, sta alla base di tutto. Per poter cambiare bisognerebbe innanzitutto capire chi siamo, cosa vogliamo, cosa sappiamo fare, cosa potremmo imparare a fare. E per poter capire l'"altro", che si tratti di una persona o di una azienda, bisognerebbe porsi altrettanti interrogativi. Spesso la chiave di tutto consiste nel fermarsi, concedendosi il tempo necessario per riflettere, raccogliere le idee e ripartire per una nuova avventura. Siamo anime pensanti e possiamo diventare creatori strabilianti. In primis per noi stessi. Bisogna solo avere il coraggio di "scavare".
    Ancora io, Deborah

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  2. Sono mesi che mi chiedo, chi sono adesso dal punto di vista lavorativo, vorrei cambiare è finito il temo di fare ciò che faccio, è finito un periodo, ma dopo tanti anni mi viene proprio difficile trovare delle risposte. Forse avrei bisogno d'aiuto nel mettere a fuoco le risposte.
    Non mi basta più chiedermi anzi rischia di essere frustrante se non riesco a trovare le risposte.
    Sarà la depressione del periodo, dove sembra di essere fortunati già ad averlo ancora un lavoro. Sarà ma a me non basta. Come fare?
    Se non ti è così chiaro come muoverti e quando provi a guardarti intorno ti stroncano dicendoti "Ma in questo periodo???"
    Forse mi servirebbe aiuto a trovare risposte alle mie domande per essere più determinata.
    Vispa 5

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    1. Ciao,
      Ti chiedo (non rispondermi pure, sono domande che metto sul piatto e che spesso nelle attività di orientamento propongo come spunti): "quali risposte attendi?" o meglio "a quali domande che ti sei posta cerchi risposta?" e ancora "dove le stai cercando?". Immagino che, quando si parla di ricercare un lavoro, la prima risposta che viene in mente possa essere legata ad una chiamata, un'assunzione, un ruolo e delle mansioni assegnate. Ma a monte c'è appunto spesso bisogno di focalizzare l'obiettivo quindi, a prescindere dal momento che innegabilmente complica di molto le cose, un'altra domanda potrebbe essere: "quale è il tuo (di)obiettivo?". Ciao
      Davide

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