giovedì 11 aprile 2013

BI-LANCIAMOCI

A questo punto, facciamo un passo dentro il bilancio delle competenze.
Le domande che vengono proposte, solitamente, sono costruite per sviluppare riflessioni sulla vita professionale e ciò che ci sta attorno, definendo -così - quello che si vuole (o non vuole),  in modo da aumentare il grado di consapevolezza circa le scelte da fare: quando occorrerà sviluppare un metodo di ricerca di lavoro.
"Perchè è importante per il lavoro?", verrà a molti la tentazione di chiedere. Una possibile risposta può essere: "perchè ragionando sulle proprie attitudini e motivazioni si scoprono molte cose, quali: - come abbiamo scelto in passato; - come ci siamo proposti; - cosa abbiamo tralasciato;  - come comunicare meglio se stessi;   - perchè abbiamo scelto e in che modo".

E' faticoso fare un bilancio, lo anticipo, perchè occorre mettersi in gioco e riflettere accuratamente. Non tutti hanno voglia di cimentarsi perchè ritengono la cosa "un di più", una perdita di tempo, anzichè inviare direttamente alle aziende per proporsi. Ma la realtà è che facendo così, cioè rispondendo senza riflessione, la candidatura viene smussata -e di molto- nelle sue potenzialità.
Un po' provocatoriamente potrei chiedere:
-Vi è mai capitato di  rispondere ad un'inserzioni lavorativa, non perchè avete già svolto "quel lavoro" richiesto dall' annuncio, ma perchè possedete una manualità potenzialmente utile in quella situazione? Svolgete, per caso, delle attività analoghe come hobby? Il lavoro proposto è vicino a casa? Se queste tre cose che ho appena detto vengono rese chiare -a se stessi e al potenziale datore di lavoro-, in taluni casi possono essere determinanti per l'assunzione...ma quanti lo fanno?
- Sapete "bene bene" quali sono le vostre competenze tecniche e quali quelle trasversali? Ogni competenza posseduta potrebbe essere un nuovo potenziale lavoro? Ma quale? Ci avete mai pensato? (per esempio: aggiustare una bici, tenere in ordine un giardino, gestire un cane, fare pulizie, negoziare, avere pazienza).
- Chi di voi ha mai fatto -con il compasso- un cerchio per determinare quale diametro potrà avere la propria ricerca (definendo quanti chilometri potrà al massimo fare per andare al lavoro)? E'un ragionamento concretissimo su quanto, per esempio, sarà il budget di spesa al giorno; chiarendovi così anche quanto dovrete guadagnare "per starci dentro". 
Sapete, in passato mi è capitato di vedere numerose risposte ad inserzioni dove le candidature erano effettuate via email a centinaia di km dal luogo di lavoro e, una volta contattata la persona, questa rifiutava perchè troppo lontana; allora veniva da chiedersi: "ma perchè hai risposto se poi non avevi intenzione di muoverti nemmeno per fare il colloquio?" (il bisogno di lavorare, che è palese e comprensibile, a volte fa  rispondere senza criteri ponderati!).
- Ci è sempre chiaro -e poi finisco con questi esempi presi un po' a casaccio- cosa è cambiato nel nostro modo di scegliere un lavoro rispetto al passato?

Ecco, a questi come a tanti altri quesiti si cerca di dare forma -e risposta- attraverso il bilancio.
Nel prossimo post andremo a vedere alcune domande importanti.
A presto!

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