lunedì 24 dicembre 2012

COMUNICARE SE STESSI...CHI BEN COMUNICA E' PIU' DI META' DELL'OPERA

Per ben comunicare…
Prima di affrontare il modo in cui è opportuno comunicare le proprie competenze, penso sia utile, al riguardo, dare alcune indicazioni su come ci relazioniamo in generale.

Per fare la differenza nella tua ricerca dobbiamo parlare assieme -un attimo- di comunicazione, perché anch'essa non va improvvisata. Se prendi qualche spunto su quanto sto per dirti e, successivamente, lo calerai nel tuo modo di “parlare” all’azienda, potrai acquisire elementi utili ad aumentare l’efficacia delle tue ricerche.

Per iniziare, occorre che ti fermi un attimo ad interrogare te stesso su come comunichi. Pensa bene a quest’affermazione: “qualunque cosa facciamo o non facciamo, in un determinato momento, è sempre un atto comunicativo”. Tutto è comunicazione[1]...anche quando non parli. Sei d’accordo? Il parlare, il tipo di abbigliamento, i gesti che fai, lo sguardo, il silenzio ecc. sono tutti elementi del tuo comunicare.
Se, ad esempio, entri in una sala d’aspetto dal tuo dentista e le persone sono in silenzio che leggono qualche rivista o fissano il muro, puoi vedere la loro volontà di “non comunicare”. E’ paradossale ma è così, anche quando stai zitto -e non parli- comunichi qualcosa: che lo vogliamo o no, qualunque atto, è comunicazione. E non è, necessariamente, un atto consapevole.

Perché ci interessa per la nostra ricerca? Perché, in ogni momento -anche prima di parlare- stiamo dicendo di noi. Quindi, per prima cosa, dobbiamo ricordarci che nel modo i cui presenteremo la nostra candidatura sarà molto influente, cioè se vado vestito male all’appuntamento, arrivo in ritardo senza giustificazioni o entro in un ufficio per fare un colloquio parlando al cellulare facendo gesti del tipo “aspetta un attimo, ora mi libero”, sto comunicando in modo non propriamente corretto, anche se con le parole non ho ancora detto nulla.

La comunicazione, dal latino comunico, significa condivisione; non significa "mandare messaggi", ma va intesa come un atto sociale e reciproco di partecipazione, mediato dall'uso di simboli significativi tra individui e gruppi diversi. Quindi: comunicare è: interagire, mettere in comune, mettere in relazione.

Faccio ordine.
La comunicazione è in sintesi un processo circolare che prevede i seguenti elementi[2]:
- l'emittente, o fonte di trasmissione, è il soggetto da cui la comunicazione viene prodotta. L'emittente è caratterizzato e condizionato dalla propria cultura, da propri interessi, dal proprio linguaggio, da risorse e strumenti che ha a disposizione, dalla propria esperienza passata e dalla conoscenza che ha rispetto al contesto e agli interlocutori;
- il messaggio è rappresentato dai contenuti e significati che l'emittente vuole trasmettere al destinatario:
canale è il mezzo che viene utilizzato per la trasmissione del messaggio (giornali, radio, televisione, voce...);
- il codice è l'insieme di regole convenzionali utilizzate per esprimere il messaggio (ad esempio, la lingua madre, il linguaggio gergale utilizzato all'interno di un gruppo giovanile, l'alfabeto dei sordomuti o il braille per i non vedenti);
- il destinatario è il soggetto a cui il messaggio viene rivolto; anch'egli è caratterizzato da cultura, linguaggi, esperienze e strumenti propri
- il feedback rappresenta il "messaggio di ritorno" dal destinatario all'emittente. Esso consente di verificare che il messaggio è giunto a destinazione ed è stato compreso.
- Il contesto della comunicazione è il luogo fisico dove avvengono gli scambi.

Ricapitoliamo su questo spunto.
Ho illustrato l'elenco degli elementi della comunicazione perchè tu possa vedere, da vicino, quante e quali parti del processo sono coinvolte. Ogni elemento proposto corrisponde, nella ricerca di lavoro, ad una variabile che può essere modificata e potenziata.

Per esempio.
Emittente: potresti essere tu che cerchi;
Destinatario: sarà, allora, il datore di lavoro che riceve il tuo curriculum;
Messaggio: è quello che vuoi portare all'azienda (quindi al datore di lavoro).Ovvero, le tue competenze, le disponibilità, che stai cercando lavoro, le tue motivazioni ecc.
Il canale: come abbiamo gia visto, potrebbero essere molti -internet, fax, passaparola ecc.-
Il Feedback: è la rispostà che il datore di lavoro darà -o non darà- dopo che tu ti sarai proposto per un impiego.
Contesto: in questo caso, sarà l'azienda dove ti stai proponendo.

Questo schema ci servirà per riconoscere gli elementi della tua ricerca e, così, provare a migliorarli. Se ci sono degli intoppi a livello comunicativo, saranno in una di queste variabili che ti ho elencato: occorrerà capire su cosa dobbiamo agire per  cercare di invertire la tendenza.

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1. In questa parte, per argomentare “la comunicazione”, propongo gli spunti esposti dal pensiero della scuola di Palo Alto, dove venne elaborata una teoria della comunicazione dagli anni 60 e che troviamo esposta nel libro “Pragmatica della comunicazione umana”, di Watzlavick, J.H.Beavin, D.D.Jackson, Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, 1971.Tutto ciò non ti deve spaventare, è solo un modo per approfondire-di un po'- questo delicato aspetto tanto importante. Ma non è essenziale diventare esperti di comunicazione, e non voglio caricarti di informazioni che possono appesantire la tua ricerca.. Mi limito a dirti alcune cose che potranno tornarti utili. Vedi tu se approfondire.

2.A.Polmonari, N.Cavazza, M.Rubini, Psicologia Sociale, Il mulino, Bologna 2002.

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